Bollettino n. 41 - 2003

Adunata Nazionale ad Aosta

Grande successo al raduno di Aosta il 10 e 11 maggio 2003. Probabilmente siamo stati i più numerosi di tutti i corsi presenti la sera di sabato, considerato che sono passati quasi vent'anni. Infatti alla cena all'Emilius ci siamo contati in 24; se poi aggiungiamo i "nostri "sten al tavolo vicino superavamo le 30 presenze. Senza contare la presenza di mogli e figli di alcuni di noi; l'elenco dei partecipanti lo trovate alla fine dello sproloquio. Comunque tutto iniziò il venerdì pomeriggio, quando ad Aosta giunsero, a poca distanza di tempo, Olivieri, Caporin, Comuzzi,Mauro, Ognibeni ed il sottoscritto. La prima sorpresa fattaci dall'inesauribile, anche se astemio, Gianni F.G.è stata quella dello striscione del nostro corso appeso ai balconi di casa sua direttamente sulla Piazza Chenoux.

La posizione era invidiata da tutti: si poteva ammirare direttamente l'Hotel de Ville e il luogo dell'arrivo della Bandiera di Guerra. Dopo aver pacificamente invasola casa di Gianni ed esserci presentati alla moglie ed ai figli, è cominciata l'attesa della cerimonia della bandiera di guerra, giunta verso le 21.30. Gianni aveva predisposto la cena per tutti i presenti, che non ahnno fatto certo i complimenti. Col solito ritardo, da Courmayeur, è giunto anche Rota Baldini, e, a seguire, Barbero con il cazz.....tissimo figlio, molto più ginnico del padre. Comunque, dopo aver passato una piacevolissima serata, allietata anche dalle bellezze di "Ciao Darwin", ci siamo recati, tranne Barbero ed il padrone di casa, all'accantonamento di Courma, dove ci attendeva Antonella Rota Baldini. Spiegati i sacchi a pelo, effettuata la foto di rito in atteggiamento tattico e pincioso, abbiamo spento le luci.

Il sabato ce la siamo presa comoda, e siamo ridiscesi a valle piuttosto tardi. Ci attendeva la seconda sorpresa di Gianni: dopo aver atteso i primi arrivi delle 14,30 ci siamo recati presso l'abitazione dei suoceri di Gianni: un reduce classe 1916, emozionatissimo per avere la visita di tanti ufficiali, ci ha accolti assieme alla moglie, simpaticissima e soprattutto interista.Naturalmente erano state predisposte abbondanti libagioni in nostro onore, e soprattutto c'erano tre bottiglioni di Genepy casalingo, uno più buono dell'altro. Siamo stati talmente bene che a momenti ci si scordava degli amici che sarebbero giunti alle 18,30. Il nostro ospite ci ha allietato con i racconti delle sue avventure militari, tra le quali spiccava il raid sci alpinistico effettuato negli anni trenta (non posso essere più preciso perchè i fumi del genepy facevano effetto).

Per farla breve ci siamo divertiti un sacco. Ad una certa ora purtroppo ci siamo dovuti accomiatare perchè era giunto il momento di andare al ristorante Emilius, dove abbiamo ricevuto i deferenti omaggi di una tavolata di un corso molto figlio e dove abbiamo ingaggiato una gara canora con un'altra tavolata, che poi abbiamo scoperto essere composta da un coro alpino. La festa si è conclusa alle 3 del mattino, per alcuni di noi, anche se il riposo in branda, questa volta in un accantonamento messo a disposizione da Gianni proprio in Piazza Chenoux, è stato piuttosto difficoltoso causa l'immancabile casino sottostante. Per cui alle 7.30 di domenica esi era già in piedi. Purtroppo, causa la previsione di partenza della sfilata per i corsi AUC prevista per le 20,00, molti dei nostri compagni sono stati costretti a ripartire subito in mattinata.

Gianni, dando prova di ginnicità e prontezza operativa incredibili, ci ha risolto il problema del pranzo, aggregandoci ad una comitiva di amici che banchettavano nel giardino della abiatazione della madre. Bisogna dire che questa volta ci siamo sudato quello che abbiamo mangiato, dato che la scarpinata per raggiungere la meta è stata degna di nota. Anche in questo caso, tra abbondanti libagioni, bevande e canti abbiamo tirato il tado pomeriggio. Quindi altra scarpinata per raggiungere l'ammassamento.

Per chi non lo sapesse, bisogna specificare che quest'anno c'è stata una polemica riguardo la partecipazione alla sfilata dei corsi AUC come blocco indipendente. Alcuni, presso l'A.N.A. sostengono che si dovrebbe sfilare per sezioni di appartenenza e che il nostro sfilare da soli sia una benevola concessione. Comunque abbiamo sfilato e abbiamo salutato il Labaro Nazionale e le Autorità;, saluto al cappello naturalmente, da ufficiali. Personalmente devo confessare che mentre mi trovavo allineato, in marcia, circondato da una massa festante e gioiosa di Aostani , ascoltando il commento dello speaker al nostro passaggio, mi è venuto uil groppo in gola, ho dovuto ricacciare le lecrime indietro.

Non mi vergogno di confessarlo.

Le parole dello speaker mi hanno catapultato per qualche attimo al periodo trascorso ad Aosta vent'anni fa. E mi sono rivisto in marcia, la sera tardi, al rientro dalle esercitazioni, nel buio e nella desolazione di una città che, ad esser sinceri, allora ci rifiutava un poco. Sensazioni che sicuramente hanno vissuto i milioni di soldati di leva della storia patria.

Comunque sono felice di essere stato presente, circondato da amici che hanno vissuto le mie stesse privazioni ed esperienze. La sera della cena ci siamo chiesti: perchè, dopo vent'anni ci ritroviamo ancora qui, e ci vediamo sempre uguali come eravamo allora? Cosa ci unisce? Certamente uno dei fattori catalizzatori è stato il capitano Graziano.

Per concludere vi annuncio che per il 2004, a Trieste, l'organizzatore sarà Massimo Mauro.

Partecipanti 113° in ordine alfabetico: Barbero, Caponati, Caporin, Cinelli, Comuzzi, Costi,  Damonti, Frand Genisot, Gandelli, Gatti, Gnecco, Maselli, Mauro, Nasi, Ognibeni, Olivieri, Pastrone, Pregnolato, Rota Baldini, Salvini, Sandri, Savanco, Scatarzi, Trisciuoglio, Vismara, Vitali.

Altri corsi: Amongero, Castoldi, Cerizza, Freschi,Giorgis, Ostani, Pellegrini, Rossi, Sartori.

il vecio che cosa è? tutto ciò che rimane della SMALP!!!

Accantonamento piazza chenoux piazza chenoux sera

pincia collettiva prima colazione a courma a colloquio col vecio

foto di gruppo i veci sfilano con aosta pattuglia da ricognizione

Commenti - Loris Maselli

S.Francesco al Campo 15 Maggio 2003

Creare una tradizione significa eliminare il caso. Una tradizione alleva una classe dirigente con la quale il futuro deve certamente fare i conti: nessun Cesare, ma il Senato, nessun Napoleone, ma un corpo di ufficiali ineguagliabile.

Un sincero ringraziamento a chi ha dedicato energie fisiche e mentali per far sì che l'adunata di Aosta rimanesse impressa nelle nostre menti e nei nostri cuori. Grazie a Matteo che, ancora una volta è riuscito a catalizzare le forze e le aspettative di quanti desideravano ritrovare gli amici del 113 e respirare le l'atmosfera di un mondo che niente e nessuno potrà mai toglierci.

Last but not least un ammirato ringraziamento a Gianni che con la particolare ospitalità che ci hanno riservato sua moglie, i suoi genitori ed i suoi suoceri, unita alla particolare cura con cui è riuscito a programmare nel minimo dettaglio le giornate di Aosta, è riuscito a farci sentire come a casa nostra.

Un abbraccio a tutti.

Loris Maselli

Commenti - Paolo Scatarzi

Grazie a te, Gianni, grazie per l'amicizia dimostrata, per la disponibilità e per la impareggiabile organizzazione del tutto.

Grazie!

Un saluto affettuoso alla tua simpaticissima e gentilissima famiglia.

Anche a Matteo grazie: per chi come me vive lontano dai 'luoghi del delitto' il sito internet è cosa incredibilmente preziosa.

A tutti un abbraccio forte e affettuoso.

Bello rivedervi.

Bello vedere che non siamo cambiati (i dettagli fisici non contano) e che, dopo vent'anni, non è cambiato lo spirito.

Bella... la tavolata più lunga del ristorante, belli gli sguardi, le chiacchiere, le macchiette e i ricordi. Bello.

A presto Seconda.

Paolo Scatarzi

Progetto 20°Anniversario

Come noto il 12 ottobre prossimo cadrà il ventesimo della partenza per il corso di Aosta. Per commemorare l'avvenimento, il primo dei tre (partenza, stelletta, congedo) durante il raduno i presenti hanno elaborato un programma di massima che consenta agli interessati di incontrarsi.
In pratica si tratterebbe di ritrovarsi sabato 11 in una località da definire nei dintroni di Verona, di recarci sule tombe di Zenoni, Zangrandi e Soardi per portare il nostro saluto e di cenare tutti assieme il sabato sera. La domenica, per chi volesse fermarsi, si potrebbe organizzare una gita nei dintorni.

Chi volesse partecipare può mandare la sua adesione di massima.

Saluti a tutti

Matteo